Le cucine con isola centrale

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Le cucine con isola centrale aiutano a vivere meglio la casa. Non è l’isola del tesoro, ma poco ci manca. Perché l’isola centrale rende la cucina più funzionale e vivibile. E se il piano è realizzato in cemento, allora possiamo dire, come Peter Pan, che «tutte le isole sono differenti.

Cos’è una cucina ad isola centrale

È una cucina la cui funzionalità ruota intorno all’isola, cioè un blocco che comprende tutto ciò che, in genere, si trova sui piani contigui al muro. Quindi, più o meno nel centro dell’ambiente, avremo un blocco che ospita il lavello, il piano cottura e diversi spazi dove poter conservare pentole, piatti, bicchieri oppure i contenitori della differenziata. Non è solo una questione di contenitori e scaffali. Questa disposizione consente di lavorare con lo sguardo rivolto verso la stanza e non verso il muro. La vita in cucina, quindi, diventa più coinvolgente e funzionale. Le cucine con isola centrale sono una tendenza costante dell’interior design e sono una sorta di prolungamento con la zona living.

Cucina con isola: le caratteristiche

Questa scelta architettonica consente una migliore gestione dello spazio. In altre parole: piani di lavoro più ampi e contenitori più capienti. È inoltre possibile avere una zona snack e uno spazio complessivo più accogliente.

Una cucina con l’isola centrale ha un’anima professionale. La disposizione degli elementi, infatti, si rifà a quella delle cucine dei ristoranti. Tante anime in un solo spazio. Attenta alla famiglia, ma anche al mondo professionale. È una cucina, ma anche un po’ living.

I pro e i contro

Abbiamo detto che uno dei vantaggi che si ha nell’optare per questa scelta architettonica è la gestione dello spazio. Ma è anche vero che lo spazio, però, bisogna averlo. E, anche se le cucine a isola sono un must dell’interior design, non sempre le abitazioni sono realizzate con ambienti molto ampi.

Occhio alla progettazione. Deve essere ben pensata fin dall’inizio. Infatti, avendo il piano di lavoro in una posizione diversa rispetto alle cucine tradizionali, bisognerà pensare dove collocare l’isola all’interno della cucina. Perché è da quel punto che partiranno gli impianti elettrici, idraulici e la cappa. Questo discorso non vale, ovviamente, se l’isola centrale è soltanto un ripiano usato come base d’appoggio o come scomparto.

Piani cucina in cemento Gfrc

piani cucina in cemento Gfrc (cemento e fibra di vetro) sono realizzati su misura e in unico blocco. Significa che per realizzare un’isola centrale non bisogna giuntare due pezzi più piccoli come succede, ad esempio, con gli altri materiali. Il cemento consente di realizzare non solo un unico blocco di grandi dimensioni, ma questo blocco può assumere qualsiasi forma. Nei piani dove ci sono giunture è presente uno stacco fastidioso da vedere che diventa spazio di accumulo di grasso e sporcizia. I nostri piani cucina in cemento non hanno questo problema.

Proprio nel 2018 abbiamo realizzato un piano, da posare sull’isola centrale, di circa due metri per un metro e mezzo. Vale a dire, tre metri quadri di piano cucina in cemento gfrc.

La padrona di casa ci ha espressamente chiesto un piano di dimensioni generose in grado di accogliere figli e nipoti durante le cene e le feste. Insomma, una sorta di palcoscenico di condivisione familiare. Se quel piano l’avessimo realizzato in un altro materiale, saremmo stati costretti a realizzarlo in 3 pezzi. Mentre col cemento abbiamo impiegato un solo pezzo. E c’è di più. Un piano cucina in cemento non gfrc (ma lo stesso vale per gli altri materiali), raggiunge un peso importante. Nel caso specifico, ad esempio, a circa tre metri quadri corrispondo più di 340 chili. È facile immaginare quanto possa essere complicato il montaggio. Grazie alla fibra di vetro, invece, il peso del piano scende sensibilmente (140 chili) e aumenta la resistenza. Le operazioni di montaggio diventano, quindi, meno complesse.

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Ingegnere e Ceo di Cemento Line.